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Owen80.
3° giorno: 29/12/2011 2° parte
Il racconto della 3° giornata inizia qui.
Intanto, con lucida cattiveria () inizio a montare la storia che faremo almeno un paio di ore di fila per salire sulla Torre… perché la mia compagna di viaggio non sa che io ho abilmente prenotato i biglietti… e ci sono riuscito per poco perché, un’ora dopo la prenotazione, non era già più possibile. Il consiglio è quello per cui appena siete un po’ sicuri delle condizioni meteo, prenotate al volo, il vantaggio è veramente notevole.
Da place Vauban, percorrendo l’Av. De Tourville, raggiungiamo la fermata Ecole Militaire dove prendiamo la linea 8. Scesi alla stazione La Motte – Piquet Grenelle, prendiamo la linea 6 fino al Trocadéro. Questa linea sopraelevata permette di lanciare uno sguardo privilegiato sulla città e alla Torre.
Il Trocadéro è un’area monumentale che ospita diversi teatri e musei e la sua “esplanade” rappresenta il punto d’osservazione migliore per ammirare la Torre Eiffel. La vista della Torre è disponibile dopo poche decine di metri dall’uscita dalla metro, perciò tenete pronte le videocamere
Devo ammettere che la sua visione mi ha emozionato non poco. Con i suoi 324 metri di altezza, i quasi 123 anni dal giorno dell’inaugurazione (31 Marzo 1889, giorno del mio compleanno… siamo coetanei? ) e i 1.665 scalini per raggiungere il terzo livello, si è rivelata una vera sorpresa pur avendola ammirata e studiata parecchio. Sono le 15 in punto, così, sempre con l’idea di metterci in fila il prima possibile, costeggiamo i giardini che ospitano un mercatino natalizio e poi superiamo il Pont d’Iéna e siamo sotto la Torre.
A questo punto, vista l’enorme fila a cui avremmo dovuto accodarci e vista la faccia della mia compagna di viaggio, con uno pseudo rullo di tamburi, tiro fuori i biglietti e glieli mostro e… sorpresa!!! Sono molto contento perché, in fondo, l’avevo fatto soprattutto per lei…
Centrata la sorpresa, ci godiamo il sotto-Torre in attesa che aprano i cordoni per chi ha prenotato per le 15:30…
Attenti all’orario, ho visto respinti dei ragazzi con la prenotazione per le 15 che si erano presentati con 10’ di ritardo… ingiustamente, visto che comunque avevano già pagato… fossi toccato a me, avrei provato ad ogni pilastro finché non avessi trovato un controllare più comprensivo.
Alle 15:30 siamo già nell’ascensore per la salita, i 149 metri della salita fino al 2° piano filano via in pochi secondi e ci sembrano veramente basse le Torri di Notre Dame… Vi mostro le foto panoramiche fatte dai quattro lati, a voi la loro identificazione :
Dopo un’oretta passata a far foto e a cercare di riconoscere i monumenti che sembrano così piccoli da qui sopra, ci prendiamo un’ottima cioccolata calda con panna al bar del secondo piano, il vento è molto forte e freddo e mi fregherà… pur essendo completamente coperto. Si avvicinano le 17, ora del tramonto, e lo osserveremo dal lato che dà sull’Allée des Cygnes che in punta, in prossimità del Pont de Grenelle, vede elevarsi la Statua della Libertà:
La notte comincia a prendere il sopravvento e il panorama cambia completamente, diventando molto romantico:
Con l’accensione delle prime luci decidiamo di salire all’ultimo piano della Torre, a ben 309 metri di altezza. La fila, pur avendo il biglietto, è sostanziosa ma veloce e passa via fluida fra una foto e una chiacchiera. Il terzo piano è composto di due livelli, il primo, al coperto per fortuna, fornisce indicazioni sulla distanza della Torre dalle più importanti città del mondo, ecco la nostra amata Roma, a 1.109 km:
Il secondo livello è all’aperto e qui il vento spira a 134 km/h dal lato che dà sulla Statua della Libertà, mentre la foto seguente dà sul lato opposto. Le vibrazioni della Torre sono avvertibili, ma con l’esclusione del freddo, si sta bene, in fondo è il 29 Dicembre, cosa vogliamo di più…
Intorno alle 18:30 decidiamo che è ora di scendere al 2° piano e, con l’idea di fare una capatina al Museo d’Orsay, fissiamo nelle 20 l’ora in cui ahinoi dovremo abbandonare la Torre. Con un’altra ora e mezza di tempo a disposizione, scatta l’idea di una nuova sorpresa perché al primo piano (57,63 metri) è stata installata una pista di pattinaggio che scopriremo essere gratuita… La fila agli ascensori è molto lunga così, senza pensarci troppo su, ci fiondiamo alle scale e la discesa si rivela molto bella perché ci dà l’opportunità di “studiare” il modo in cui la Torre è stata realizzata… Entrambi siamo ingegneri civili, ma la mia amica è più esperta di me nell’uso dell’acciaio, ed anche se la Torre è realizzata con elementi in ferro forgiato, mi tiene una lezione “volante” molto interessante:
Arrivati al primo piano, ci cambiamo le scarpe al volo e col mio bel 45 di piede ci lanciamo sulla pista, più o meno goffamente io ^^’ in maniera più leggiadra la mia amica:
Alle 19:30 è ora di andare, salutiamo il 1° piano che, se non ho capito male, rimarrà chiuso un anno per ristrutturazione. Così può ricominciare la nostra discesa a rotta di collo per le scale. Scendendo notiamo che alla guida degli ascensori c’è un personaggio simpatico:
Alle 19:45 siamo sotto la Torre e come non fare questa classica foto al cuore della Torre:
Scappiamo oltre il pont d’Iéna per vedere scintillare la Torre ed è uno spettacolo eccezionale, unico e meraviglioso, anche se proprio allo scoccare delle 20 comincia a piovere:
E’ ora di andare al Museo d’Orsay e ci dirigiamo, costeggiando la Senna lungo la voie George Pompidou. Il cuore l’abbiamo lasciato sulla Torre e ci giriamo spesso indietro per goderne fino all’ultimo momento:
Fortuna vuole che proprio in corrispondenza di una fermata del bus passi il numero 72 che ci porta proprio di fronte il Museo dal lato della riva destra. Superiamo la stessa passerella dove a mezzogiorno la zingara voleva gabbarci ed in un attimo siamo davanti all’entrata C. Sono le 20:30, non c’è fila ed abbiamo “solo” un’oretta scarsa per visitare il museo.
Ai controlli c’è un immigrato italiano, scambiamo due chiacchiere e subito siamo dentro. Il museo è compreso nel P.M.P. mentre il biglietto costa 9 euro. Vista l’esiguità del tempo a disposizione, “restringiamo” i nostri interessi a Van Gogh, Gauguin ed ai grandi dell’Impressionismo (5° piano).
Le fotografie sono proibite del tutto, cosa che trovo ingiusta, perché se il flash rovina le opere e sono d’accordo, quale danno può causare una foto senza flash? La questione è chiaramente economica, ma noi comunque abbiamo fatto compere al negozio dei souvenir….
Quindi, anche se non è corretto, vesto i panni del trasgressore e mi ingegno nella foto pirata… il risultato non è sempre il massimo, ma spero che sarete comprensivi. In sequenza:
“Autoritratto” e “La stanza di Van Gogh ad Arles” di Van Gogh
“…l’oro dei loro corpi” di Gauguin:
“Ballo in città”, “Ballo in campagna” e “Le Bal au moulin de la Galette” (che vedremo il primo dell’anno) di Renoir:
“I piallatori di parquet” di Gustave Caillebotte:
“La colazione sull’erba” di Edouard Manet:
Per ultimo un quadro di Emile Friant, La Toussaint, che sembra una fotografia:
E per ultima, un'immagine della Gare dall'uscita:
Sono le 21:30, giusto in tempo per fare un paio di acquisti ed uscire.
Oggi è stata una bellissima giornata, tutto è girato per il verso giusto ed ha cominciato a piovere solo quando oramai eravamo diretti al Museo d’Orsay. Domani ci aspetta una levataccia per andare a visitare la cattedrale di Chartres, perciò stasera cena in camera e subito dopo filati sotto le coperte.
A domani
Edited by Owen80 - 22/10/2012, 09:48.