Parigi...

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    E' la città più bella che abbia mai visitato… in ex-aequo con Roma che avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. La scelta di visitare Parigi è la naturale conseguenza del mio piccolo giro dell’Europa e quindi non è stata dettata da un amore particolare per la cultura francese… ma qualcosa è cambiato… ma andiamo per gradi. Per me è stata la prima volta mentre per la mia compagna di viaggio è stata la terza, quindi la sorpresa era tutta per me, anche se lei ci era stata solo da bambina.

    Abbiamo soggiornato a Parigi per 7 giorni, dal 27/12/2011 al 03/01/2012 in questo ostello: l'Auberge Internationale des Jeunes: Recensione & Sito ufficiale

    Di cosa mi sono innamorato a Parigi?


    La libreria Shakespeare & Co. E’ stato eccezionale entrare in questa piccola libreria di altri tempi e respirare l’atmosfera di un luogo che frequentavano i poeti della beat generation.

    La Torre Eiffel. Vederla appena usciti dalla stazione del Trocadero mi ha emozionato, così grande, così complessa. Io sono ingegnere civile perciò anche il modo con il quale è stata realizzata mi ha toccato. E’ stato veramente “istruttivo” vedere quello che ho e che dovrò studiare. Il panorama da lì poi è eccezionale, meglio quello del secondo che quello del terzo. Il vento all’ultimo piano filava a 134 km orari e le oscillazioni si sentivano eccome. Vedere il tramonto è stato anch’esso emozionante, aspettare che il Sole si nascondesse dietro l’orizzonte per poi venir investiti dal vento che si è alzato dopo, è stato molto bello.

    Musical Frankenstein Junior: molto bello, probabilmente la cosa che mi è piaciuta di più. La compagnia era molto brava e lo spettacolo è stato molto carino nonostante avessi la febbre a 38 gradi (poi vi racconto).

    Disneyland Paris: la magia c’è, basta solo lasciarsi andare… “It’s a small world” probabilmente per me è l’attrazione più bella. Se a tutto questo ci sommiamo l’aver conosciuto il Boss e la sua cdv e i fuochi d’artificio, a mezzanotte, dietro il castello della bella addormentata, allora esce fuori una giornata indimenticabile :). Unica pecca è il fatto che non mi aspettavo che i Parchi fossero così orientati al business, ingenuo io ovviamente. Attribuivo al mondo Disney un certo ruolo sociale, in fondo tutti cresciamo con le loro storie e mi è dispiaciuto vedere che tutto avesse un prezzo, certe volte folle… come quello delle foto, oppure a soglia, nel senso che le cose più insignificanti avevano un prezzo spropositato in modo da convincere a spendere di più per qualcosa di più grande ed utile.

    Centro Pompidou: è stata sicuramente la sorpresa più grande di tutto il viaggio. Ero abbastanza prevenuto nei suoi confronti, l’arte moderna non mi era mai piaciuta e invece mi sono ricreduto. Nel prossimo viaggio gli dedicherò sicuramente più tempo.

    La Defense, un quartiere simbolo. In Italia o comunque dalle mie parti non è facile trovare una così alta concentrazione di grattacieli e forme così disparate. Il risultato è forse un’area che alla chiusura degli uffici e dei centri commerciali si trasforma in un deserto ma merita sicuramente una visita per chi come me è affascinato sia dalla forma che dalla struttura/funzione delle costruzioni.

    Montmartre, sicuramente il quartiere che mi è piaciuto di più, a misura d’uomo. L’atmosfera di tranquillità e serenità che vi ho respirato sono state uniche. E’ stata una bellissima esperienza sedere sulle scale della Basilica del Sacro Cuore ascoltando buona musica e contemporaneamente godere del panorama forse più bello di tutta la città. E’ l’unica zona che si è “meritata” una seconda visita.

    Marche Dauphine: è un mercato di antichità di mobili, vestiti, dischi in vinile, quadri, orologi ecc. ecc. Devo ammettere che mi è proprio piaciuto e consiglio sicuramente una visita.

    Per ultimo metto la simpatia e la disponibilità dei parigini, sarà stato un caso, ma con l’eccezione di alcuni maleducati, la stragrande maggioranza si è dimostrata più che pronta ad aiutarci e a venire incontro ai nostri bisogni.

    A e DA Parigi


    Per andare e tornare da Parigi abbiamo scelto di volare con la compagnia EasyJet:

    Napoli Capodichino – Parigi Orly: 10:05 – 12:25 Volo tranquillo. Costo 108,99 euro
    Parigi Orly - Napoli Capodichino: 12:20 – 14:30 Volo con qualche turbolenza. Costo 69,99 euro.

    Valutazione: io ho sempre viaggiato con la RyanAir e devo dire che sia in termini di comfort che di peso dei bagagli (20 contro 15 kg), la Easyjet si è dimostrata superiore, quindi la consiglio fortemente.

    Se si considera che al costo del volo con la Ryanair si deve aggiungere quello per il biglietto per raggiungere la città dall’aeroporto e viceversa, allora la vittoria è quasi schiacciante visto che nel caso dell’Easyjet questo costo potrebbe essere coperto dalla forma di abbonamento che si farà per girare con i mezzi pubblici.

    In giro per Parigi:


    Atterrando ad Orly di martedì mattina abbiamo deciso di acquistare il Pass Navigo Découverte e di caricarlo con un abbonamento settimanale la cui scadenza è fissata improrogabilmente alle 24 della domenica. Il lunedì seguente, invece, abbiamo comprato un biglietto Mobilis al costo di 6,40 euro mentre il giorno della partenza abbiamo acquistato un biglietto T+ per raggiungere la stazione di Denfert Rochereau e da lì abbiamo preso l’Orlybus (7 euro) per farci portare all’aeroporto.
    Spesa totale a persona: 53,50 euro

    1° giorno: 27/12/2011


    Il volo da Napoli si svolge tranquillo mostrandoci la bellezza del nostro stivale e delle Alpi che non avevo mai visto di giorno. Appena entrati nello spazio aereo francese ci troviamo sopra una coltre di nubi che ci accompagna fino all’aeroporto di Parigi Orly. L’atterraggio, difatti, avviene in maniera inaspettata e con una visibilità di appena 50 metri, ma poco male siamo a Parigi e questo è l’importante.

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    Dopo aver preso i bagagli, acquistiamo due Paris Museum Pass per due giorni per una spesa complessiva di 70 euro che utilizzeremo il 28 ed il 29. Ora tocca al Pass Navigo Découverte e qui vengono i dolori perché ben tre punti informazioni e l’addetto alla vendita dei biglietti per l’Orlyval affermano che la vendita del P.N.D. avviene solo in centro… E’ evidentemente una bugia, così, pur se infastidito, non demordo e mi rivolgo allo sportello di vendita dei biglietti dell’Orlybus (è proprio davanti lo stallo di sosta del bus, il 4 se non sbaglio) dove una simpaticissima e disponibilissima operatrice non solo mi vende i 2 P.N.D. ma me li impacchetta pure.

    Il nostro soggiorno a Parigi può finalmente incominciare. Saliti sull’Orlybus, in 25 – 30 minuti arriviamo alla stazione di Denfert Rochereau dove la nebbia si è diradata ma rimane il cielo coperto. Primo approccio con i mezzi di trasporto parigini? Fantastico, peccato che come un pollo abbia preso la RER invece che la linea della metro che con un cambio mi avrebbe portato diritti all’ostello. Che disonore ;)
    Scesi alla stazione Chatelet prendiamo la linea 1 e qui inizia la saga della sfortuna perché si rompe il manico estraibile della valigia e sono costretto a portarla in una posizione scomodissima che mi fa fare una sudata… questo fatto lo sconterò in seguito con un fortissimo mal di schiena…

    Comunque in qualche modo arriviamo all’ostello, fatto il check-in e preso possesso della “scatola di sardine” che è la nostra camera ci fiondiamo prima a fare la spesa al supermercato Monoprix di fronte la fermata Ledru Rollin e poi finalmente possiamo girare per la Ville Lumière.

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    Prendiamo la linea 1 a Bastille e scendiamo a Concorde per rimanere affascinati dalla piazza che ospita l’obelisco egiziano che si erge lì sontuoso nonostante i suoi 3.300 anni (ma non li dimostra ;)) e la ruota panoramica che purtroppo ha ai suoi piedi una fila troppo corposa per i nostri gusti…

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    Sarà per la prossima volta e così decidiamo di costeggiare il lungoSenna per ammirare il Palazzo Borbone che ospita l’Assemblea Nazionale, l’Hotel des Invalides e il bellissimo Ponte Alessandro III su cui si affacciano i Grand & Petit Palais. Il primo ospitava delle giostre che sarebbe stato molto carino visitare:

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    Passo dopo passo arriviamo agli Champs Elysées che quest’anno presentano una, per così dire, stravagante illuminazione:

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    Quest’ultima a me è piaciuta particolarmente invece.
    Gli Champs durante le festività natalizie hanno accolto un bellissimo mercatino di Natale con decine di stand:

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    Terminato il mercatino, direzione Arco di Trionfo, ci immergiamo nel glamour estremo degli Champs. Veniamo attirati da un centro commerciale, l’Elysées 26, che presenta lungo il suo corridoio diverse opere d’arte di Bruno Catalano e vetrine i cui prezzi sono a dir poco proibitivi… gli stivali “tempestati” di brillanti della foto costano 6.000 euro!!!

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    Ci attira anche lo showroom Cytroen che espone la macchina di Sebastian Loeb pluri-campione del mondo di rally:

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    Fra un giro al Virgin Megastore ed un altro da Sephora (enorme!) assistiamo per una ventina di minuti ad uno spettacolo di ballerini hip hop molto bravi che catturano l’attenzione di un centinaio di persone.

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    Passo dopo passo (finalmente ;)) ci avviciniamo all’Arco di Trionfo, non prima però di venir rapiti dal “palazzo” di Cartier, dal negozio di Swaroski e dall’ingresso del Lido:

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    E finalmente eccolo lì, maestoso ed elegante, Monsieur l’Arc de Triomphe de l'Etoile:

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    Qui termina la prima giornata a Parigi…. Il mio mal di schiena ci impedisce di continuare la serata da qualche parte ed allora, con gli occhi “pieni di meraviglia”, ritorniamo al nostro ostello per riposarci… domani ci aspetta il Louvre.

    Nei prossimi giorni continuerò il racconto... rimanete connessi ;)

    Prima parte del 2° giorno: Torri di Notre Dame - Pantheon
    Seconda parte del 2° giorno - Louvre
    Prima parte del 3° giorno: Sainte Chapelle - Tomba di Napoleone
    Seconda parte del 3° giorno: Torre Eiffel - Museo d'Orsay
    4° giorno: Chartres & Serata al Teatro Dejazet
    5° giorno: Disneyland
    6° giorno: Centro Pompidou - La Defense - Montmartre (1° giro) - Pigalle
    7° giorno: Mercato delle Pulci - Montmartre (2° giro) - Parte del 9° Arrondissement - Bateaux Mouches - Partenza - Conclusioni

    Edited by Owen80 - 11/2/2012, 16:30
     
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  2. superV80
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    il RESOCONTOOOOOO
    evvaiiii

    grandioso e dettagliato......pure la foto dall'aereo :o: .....io in volo mi devo drogare :lol: troppo terrore.....peccato per la poca visibilità vedere Parigi mentre si scende è una figata :)
    easyjet è ottimissima io la straconsiglio
    mi spiace della delusione che ti ha dato il parco, io ormai sono preparata e dimentico di avvisare, però per me il parco è altro quindi non me ne curo :D

    giro dell'europa? sono curiosa di sapere dove sei stato :)

    le foto sono veramente belle.....io sono una schiappona ma per fortuna Parigi è già bella di suo :lol:
    ti sono piaciute le decorazioni sugli champs???? :o:

    oddio a vedere il ruotone.....pensare che ero li su, ferma :wacko: , urca urca tirullero è altuccio

    su su ancora ancora :)
     
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    Ciao Vale,
    io in realtà adoro l'aereo... da "piccolo" ho fatto anche il concorso nell'aeronautica ;) Le Alpi mi hanno veramente meravigliato, non pensavo fossero così belle :D La cosa bella che l'atterraggio è avvenuto completamente alla cieca... ci siamo accorti che stavamo atterrando solo perché abbiamo toccato il suolo... ^^''''

    Il Parco me lo sono goduto in pieno... mi sono divertito e mi sono lasciato trasportare dalla "magia"... quella pecca non ha intaccato il gusto del "viverlo"... mi ha semplicemente sorpreso, e sì sono ingenuo, ma certe cose erano veramente fuori dal mondo. Per un foto dopo il roller coaster degli Aerosmith chiedevano 19 euro... assurdo! Per un portachiavi 14 euro... e così via. Andarci sapendolo è un'altra cosa... facciamo informazione ;) io ho comprato una tutina di Winnie the Pooh a mio nipote di 13 mesi e il prezzo era ragionevole (20 euro), il resto assolutamente no... ma vabbé è stata solo una cosa brutta contro le 1.512 belle e magnifiche ;)

    Non ho girato molto. Ho "vissuto" un mese in Irlanda fra Dublino e Galway... volevo cambiare vita... un po' come Etnaa. Poi sono stato ad Oporto e nord del Portogallo. Poi Madrid e Valencia e quindi la nuova numero uno nel mio cuore... Parigi :wub: :wub:

    Le decorazione degli Champs non mi sono piaciute particolarmente (eccetto quella con le "palle" blu)... io sono di Salerno dove in questo periodo ci sono le "Luci d'Artista"... e non c'è paragone.

    Il ruotone è veramente enorme... non me l'aspettavo così alto... ci è dispiaciuto non poterci salire... ma come leggerai dai prossimi racconti non ci sono mancate le vedute panoramiche ;) Devo solo caricare le foto del 28 e 29... ho già scritto i racconti ;)
    Ciao :)

    Edited by Owen80 - 9/1/2012, 13:14
     
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    2° giorno: 28/12/2011 1° parte


    Ci svegliamo pimpanti… o meglio ci svegliamo ;) io, un po’ acciaccato, e la mia compagna di viaggio, un po’ insonnolita, e scendiamo a fare colazione e poi con la linea 1 raggiungiamo l’Hotel de Ville, il comune parigino. L’Hotel, nel suo spiazzo, ospita una pista di pattinaggio e delle giostrine che sono gratuite… il primo giorno dell’anno nuovo non ci faremo mancare un giretto ;)

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    Oggi è il primo giorno di validità del Paris Museum Pass, così ci dirigiamo verso l’Ile de la Cité e la Cattedrale di Notre Dame, magnifica con le sue torri ed i suoi portali, così, senza un briciolo di fila (09:50), vi entriamo ed è stupenda come ci aspettavamo…

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    Con la convinzione (errata) di tornare il primo dell’anno (e chi si è svegliato… ^^’) per ascoltare la messa con i canti gregoriani, facciamo un rapido giro e ci mettiamo in coda (10:10) per salire sulle sue Torri. Una oretta scarsa di fila e saliamo… Lo spazio lì sopra è stretto ed è per questo motivo che fanno entrare solo 20 persone ogni 10’ e la fila è obbligatoria anche col P.M.P. Il costo della salita senza Pass è 8 euro.

    L’entrata avviene da un piccolo accesso sul lato destro della Cattedrale (dall’altro lato rispetto alla Senna per intenderci, in rue due Cloitre Notre Dame). Vi consiglio di dare un’occhiata agli orari di salita alla sommità delle Torri (posti vicino l’entrata) perché noi, causa un po’ il cattivo tempo, siamo stati il penultimo gruppo a potervi accedere e molti altri in fila dietro di noi non vi hanno avuto accesso.

    La salita non è la fine del mondo perché a metà strada c’è il negozio di souvenir dove verremo condotti e fatti riposare… ;) Ripresa la salita, spuntiamo fra le due Torri al di sopra del rosone e questo è lo spettacolo mozzafiato che si gode da lì sopra:

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    Il gargoyle sembra anche lui ammirato da cotanto spettacolo, ma in realtà secondo me si sta chiedendo quando vedremo uno sprazzo di sole? ;)

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    Intanto in piazza si va allungando la fila per visitare la Cattedrale:

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    E’ quasi mezzogiorno ed anche il gargoyle vede di buon occhio uno spuntino ;):

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    Ma proseguiamo col giro delle Torri. Essendoci attardati ad osservare il panorama perdiamo l’occasione di visitare la campana della Torre Sud… mannaggia a noi e quindi si sale ancora per raggiungere la sommità della Torre Sud. Il vento è molto forte ma il panorama merita tutto.

    La discesa è un po’ lunghetta e se fatta tutta d’un colpo, potrebbe far girare la testa.

    Scesi ci godiamo un po’ la piazza e costeggiando la Cattedrale dal lato della Senna, apprezziamo la magnifica realizzazione degli archi rampanti. Questi, assorbendo la spinta dei costoloni delle volte a crociera, permettono l’apertura dei vani che ospitano le vetrate istoriate.

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    Dopo aver appreso che Federico Moccia ha fatto danni anche qui ^^’’’ (Pont de l'Archevêché) proseguiamo sulla rive gauche e proprio di fronte alla Cattedrale, diamo un’occhiata e compriamo qualche acquerello e cartolina alle famose bancarelle dei bouquinistes, delle bancarelle poggiate sul parapetto del lungoSenna:

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    Si è fatta quasi l’una ed in attesa del pranzo, in piazza René Viviani di fronte la Cattedrale, diamo un morso ad un pezzo di torta al cioccolato portata addirittura dall’Italia ieri ;) “Ben” rifocillati (col cavolo direbbe la mia amica ;)), andiamo alla ricerca della libreria Shakespeare & Co., una piccola libreria in Rue Bûcherie 37 che ai tempi della beat generation ha ospitato i più grandi esponenti di questa corrente letteraria…

    Non fatevi fregare, la via è divisa in due parti dalla piazza/parco René Viviani e la libreria si trova nella metà più lontana rispetto alla facciata della Cattedrale, vicino al Petit Pont.

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    Non vi sono parole per descrivere le emozioni che ho provato in quello che è forse uno degli ultimi baluardi del romanticismo letterario… spero che le foto vi facciano provare queste sensazioni, per me sarà una tappa obbligatoria per ogni viaggio nella capitale francese:

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    Si possono anche lasciare dei commenti… fra i tanti ho scelto questo che è particolarmente toccante:

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    Una delle stanze affaccia proprio sulla Cattedrale:

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    Devo ammettere che in questo posto, nel cuore di Parigi, ho trovato la “mia” Parigi, quella che ognuno di noi sogna e immagina quando pensa a questa meravigliosa città…

    Ma ahimè il tempo fugge via ed è ora di addentrarci nel Quartiere Latino cercando di visitare il Pantheon, prima che chiuda (15:30 in questi giorni), e la chiesa di S. Etienne du Mont, e se il tempo lo permette di fare un giro al Giardino del Lussemburgo dove il palazzo omonimo ospita il Senato francese.

    Passeggiando per il Quartiere passiamo davanti alla chiesa di S. Severine e scattiamo un paio di foto anche all’Hotel de Cluny che ospita il museo del Medioevo:

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    Un rapido passaggio davanti alla Sorbona (rue Saint Jacques) perché inizia a piovere forte e ad un tratto sbuchiamo in rue Soufflot che porta al Pantheon e a S. Etienne du Mont:

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    Il Pantheon, più volte chiesa cattolica consacrata a S. Genoveffa, è ora un monumento laico alla grandezza degli uomini di Francia, reca sotto il timpano questa scritta:

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    Al suo interno sono ospitate le tombe di alcuni dei più importanti uomini di Francia. Nel 1851 si svolse il famoso esperimento del pendolo di Foucault che dimostrò la rotazione terrestre:

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    Sulle pareti del Pantheon vi sono affreschi che illustrano la storia di alcuni dei personaggi francesi più importanti da Carlo Magno a Santa Genoveffa, patrona di Parigi, a Giovanna d’Arco, la cui rappresentazione mi ha particolarmente colpito:

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    La cripta, invece, ospita le tombe dei più grandi di Francia: Pierre e Marie Curie, Victor Hugo, Alexandre Dumas, Emile Zola, Voltaire, e tanti altri ancora:

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    Sono le 15:25, e visto che la chiesa di S. Etienne du Mont apre alle visite solo alle 16, decidiamo di andare a mangiare. Cercando qualcosa aperto, capitiamo davanti all’Ecole Polytechnique che dirà qualcosa a qualcuno di voi ;)

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    Ad ogni modo troviamo un locale greco (in rue de l’Ecole Polytechnique) e con 5 euro mangiamo una pita enorme con le patatine… ne usciamo così sazi che quella sera non ceneremo nemmeno ;)
    Intanto la chiesa apre ed entriamo:

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    La particolarità di questa chiesa, oltre a quella di avere una sola torre, è quella di possedere ancora intatta la jubé, la tribuna, da cui venivano pronunciati i sermoni.
     
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    2° giorno: 28/12/2011 2° parte


    Sono quasi le 17 ed è ora di affrontare il museo del Louvre. Oggi il museo ha la chiusura posticipata alle 21:45, così avremo tutto il tempo per visitarlo. Quindi, senza perdere tempo, imbocchiamo rue Clovis che costeggia la chiesa S. Etienne du Mont e poi scendiamo per rue du Cardinal Lemoine per prendere la metro all’omonima fermata.

    Tramite una coincidenza con la linea 7, scendiamo alla fermata del Palais Royal - Musée du Louvre e da qui, passando sotto l’ala Richelieu, sbuchiamo all’interno dello spiazzale dove c’ è la famosa piramide di vetro di Ming Pei.

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    Il Louvre è così imponente che non si fa fatica ad immaginarlo come antica sede reale. Dopo una mezz’oretta (oramai si sono fatte le 17:30) a guardarci intorno e a rimanere sempre più meravigliati di quanto tutto sia grande, decidiamo di entrare nella Piramide. Per chi non ha il biglietto, la fila per entrare dentro a fare il controllo di sicurezza, è molto lunga… ad occhio e croce un’oretta… noi invece col P.M.P. entriamo subito e dopo i dovuti controlli, ci attardiamo un pochetto a vedere da dentro quest’opera così tanto osteggiata e invece così tanto bella:

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    A dispetto della fila per entrare che era unica, quella per fare i biglietti (10 euro) si divide fra molti punti vendita così il tutto sembra molto più rapido.

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    Noi col nostro P.M.P ci dirigiamo verso l’entrata dell’ala Sully e dopo un rapido controllo può iniziare la visita. Gli obiettivi della visita sono due:
    - la sezione egizia;
    - l’ala Denon con le opere del Rinascimento italiano e la pittura francese del 1800 (David, Delacroix e Gericault)
    E devo ammettere che siamo riusciti a vedere tutto… anche la Venere di Milo, ma ne parlerò dopo ;)

    Io sono un appassionato della cultura egizia, così lontana da noi, ma così progredita per quei tempi. Come prima immagine vi metto la foto del busto di Champollion, colui il quale ha decifrato la stele di Rosetta permettendo a tutti noi di fare luce sulla loro cultura millenaria. Diceva di sé stesso:

    “Sono tutto dell'Egitto e l'Egitto è tutto per me”


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    La sezione egizia si sviluppa su due livelli, il “piano terra, 0” in cui vi è il percorso definito “tematico” e il ”primo piano,1” in cui vi è quello “cronologico”. Al piano “-1” vi aspetta questa enigmatica Sfinge:

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    Mentre, dopo essere saliti di livello, la statua del dio Horus, il dio falco, vi indicherà la direzione ;)

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    Ci sono diverse steli, alcune che descrivono anche il menù dei faraoni, la seguente è quella di un capo degli artigiani, un tal Irtysen, che si vanta delle sue capacità (tradotta al volo per voi ;)):

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    Le sale sono molto ricche di opere e ve ne mostro alcune:

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    Un busto di Akhenaton, il faraone eretico, colui il quale cercò di introdurre in Egitto il monoteismo. Alla sua morte tutte le sue immagini furono distrutte e averne trovato un esemplare più o meno integro, è stato un vero colpo di fortuna. Il faraone fu lo sposo di Nefertiti e il padre di Tutankhamon.

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    Ed ecco il famoso “Scriba Seduto”:

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    Ed ecco finalmente la prima ed unica mummia che ho visto, mi dispiace, ma non mi sono appuntato il suo nome:

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    Le sale circostanti sono piene di sarcofagi magistralmente decorati, eccovene un esempio:

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    Lasciando la sezione egizia per dirigerci verso l’Ala Denon ci hanno incuriosito queste ultime opere:

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    Spostatici nell’ala Denon, ci dà il benvenuto la Nike di Samotracia, bellissima ed elegante nel suo portamento fiero:

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    A questo punto vi è il dolce dilemma se iniziare dalla Grande Galleria con la pittura italiana o dalla sala 75 con quella francese. La scelta ricade su quest’ultima e così in sequenza ammiriamo:

    L’incoronazione di Napoleone (David), il dipinto è grandissimo e coglie, come in una fotografia, l’attimo in cui Napoleone incorona sua moglie Giuseppina:

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    La barca di Dante (Delacroix). Viene rappresentato un passaggio dell’ottavo canto dell’Inferno in cui Dante e Virgilio solcano le acque a bordo della barca guidata dal demone nocchiero Flegias mentre i dannati cercano di salirci sopra.

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    La zattera della Medusa (Gericault). In questo quadro si narrano le vicende reali del naufragio della fregata francese Medusa. E’ il primo quadro importante del pittore che, cavalcando la cronaca, riceverà moltissime critiche per poi venir rivalutato dopo la sua prematura scomparsa. La forte carica umana e la varietà delle emozioni, dalla disperazione (in basso a sinistra) alla più alta speranza (in alto a destra), lo rendono, a mio dire, un quadro bellissimo.

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    La libertà che guida il popolo (Delacroix). Il pittore, parlando al fratello di questo dipinto, dirà:

    “Ho cominciato un tema moderno, una barricata... e, se non ho vinto per la patria, almeno dipingerò per essa...”

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    Ed ora si passa a “Lei”, avete capito di chi parlo ;)

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    Non mi ha dato nessuna particolare emozione ma devo ammettere che il suo sorriso velato ha attratto per un bel po’ la mia attenzione, anche se ero un po’ prevenuto. Dall’altra parte della sala e ahimè molto meno ammirato: Le nozze di Cana (il Veronese) “risarcimento” alle spese di guerra napoleoniche in Italia.

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    Da questo punto in poi si passa nella Grande Galleria con la magnificenza dei dipinti italiani… il passeggiare e vedere così tante “nostre” opere è stato entusiasmante. Forse la parte del Louvre più bella è proprio qui.

    L’Arcimboldo e le sue “stagioni”:

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    Ancora Leonardo con “S. Giovanni Battista” e “Bacco”:

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    Marte:

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    Poi mi hanno colpito questi due dipinti di Daniele da Volterra che ritraggono la lotta fra Davide e Golia da “entrambi i lati” e difatti sono posizionati in mezzo alla sala l’un contro l’altro:

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    Poi mi ha incuriosito questo dipinto di Antonio Carracci:

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    Per ultimo, ma non per importanza, l’immortale Caravaggio con “La morte della Vergine”, secondo me una rock star ante litteram:

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    Manca pochissimo alla chiusura così ci fiondiamo al piano di sotto per vedere:

    “Lo schiavo morente” di Michelangelo:

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    Il delizioso “Amore e Psiche” di Canova:

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    Il sarcofago degli sposi:

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    E lei la seducente Venere di Milo. Il tempo era ormai scaduto, ma un simpatico guardiano ci fa comunque entrare nella sala per ammirarla, eccola da tutti i lati:

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    E per finire, uscendo, le Cariatidi:

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    E qui termina il giro del Louvre. Usciamo dal museo contenti di aver visto alcune delle opere d’arte più importanti e significative del mondo.

    Sono le 22:00 circa e il mio mal di schiena ha partecipato attivamente alla visita… e così, essendo brutto tempo, decidiamo, io, di andare a riposare, e la mia amica, di connettersi ad internet dall’ostello.

    Alla luce della visita i consigli che posso darvi sono due:
    1) programmate la visita al Louvre per il pomeriggio del giorno di chiusura posticipata, ci sarà sicuramente meno gente rispetto al mattino e potrete godervi le opere con maggiore serenità visto il minor afflusso serale;
    2) nonostante le ampie sale, nel Louvre fa molto caldo, quindi vestitevi leggeri se vi entrerete durante il periodo invernale… noi abbiamo sofferto molto il caldo soprattutto nella sezione egizia.

    A domani con la salita sulla Torre Eiffel… con sorpresa!!! ;)
     
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  6. superV80
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    non ho parole

    generalmente non amo descrivere in dettaglio le cose che vedo perchè odio rovinare la sorpresa ma seguire il tuo racconto è rivivere il viaggio, cose fatte di recente o molto tempo fa, rispolverare ricordi e sensazioni

    sono tornata al Louvre.....sezione Egizia la mia preferita, la mamma mi ha trasmesso l'amore e la curiosità giusta per vedere le cose in cerca di dettagli e lì è un continuo stupirsi, opere del David viste con mia sorella patita di opere d'arte che mi spiegava il tutto in modo puntiglioso senza rendersi conto che io ero rapita dalla grandezza di quei dipinti.....lei il più piccolo grande capolavoro, e il ricordo di quando la si poteva vedere senza l'orrida teca (urca son vecchia :( ) e poi Amore e Psiche, la Venere di Milo, la Nike che ti lasciano senza fiato

    sono tornata anche al Pantheon spettacolo......a rivedere le foto resto nuovamente avvolta da quella strana sensazione che ho avuto stando lì.....non la so spiegare ma è quasi ipnotica

    La vista da Notre Dame.....nella foto rivedevo ancora mio padre straccato su di una panchina sfrantumato dalla giornata campale che aveva messo su la mi sorella :lol:

    meraviglia totale non so dire altro
     
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    Ciao Valentina, grazie :) ma è tutto merito della città... io ho trovato bellissimo rivivere il mio viaggio nel racconto... tra un po' di tempo non ricorderò più con la stessa lucidità tutte le emozioni e le sensazioni che ho provato e sarà veramente dolce rileggere tutto.

    Il tuo racconto, tramite le esperienze fatte con i tuoi familiari, è stato altrettanto evocativo :) povero tuo padre ;)

    Ciao :) e grazie ancora.
     
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    3° giorno: 29/12/2011 1° parte


    Secondo ed ultimo giorno di validità del P.M.P…lo faremo lavorare alla grande.
    Oggi è il grande giorno della Sainte Chapelle e della Torre Eiffel (con prenotazione alle 15:30). La giornata è limpida e sembra fatta apposta allo scopo, tutto grazie all’intercessione del gargoyle di Notre Dame… ;)
    Prima di dirigerci alla S.C. facciamo un giretto per il “nostro” quartiere alla ricerca della boulangerie Viennoise (rue Emilio Castelar, 2, XII arr.), chiusa il giovedì ovviamente, così ci allunghiamo alla Gare de Lyon per visitare la stazione e prendere la metro:

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    Sono circa le 09:35 così, in fretta e furia, prendiamo la metro e scendiamo alla ormai familiare fermata dell’Hotel de Ville e ci dirigiamo verso il Palazzo di Giustizia che ospita la Sainte Chapelle.

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    Ci mettiamo in fila intorno alle 10, cinque metri prima del cancello principale del Palazzo (nell’immagine). Alle nostre spalle c’è un simpatico gruppetto di ragazzi del centro Italia con il quale cominciamo a parlare e così i 45’ di attesa per il controllo di sicurezza filano via quasi in un lampo ;) Ma non è importante che si sia fatto tardi, anzi, meglio così, perché il Sole sta salendo nel cielo e ci offrirà uno spettacolo straordinario… piccola anticipazione ;)

    C’è da notare che al controllo di sicurezza ci sono cartelli scritti in tutte le lingue e in un italiano veramente approssimativo… da morire dal ridere… in più e non so perché, gli addetti, ad ogni controllo, si scompisciano dalle risate. Ad ogni modo, intorno alle 11 siamo di fronte alla facciata della Cappella, ma il meglio deve ancora venire. Non c’è fila per fare i biglietti (8 euro), ma noi, con il P.M.P., abbiamo l’entrata compresa nel Pass.

    Il mio mal di schiena ricompare, ma stavolta ci siamo premuniti con delle pillole di MomentDol che mi fanno sparire il dolore e da quel momento ne diventerò dipendente… ;)

    La Sainte Chapelle è una cappella gotica costruita da Luigi IX nel XIII secolo ed era la cappella reale. Il pian terreno della Cappella era destinato al popolo che lavorava nel Palazzo. Piccola nota moderna: ora ospita anche il negozio di souvenir ed una volta saliti al piano superiore non si potrà tornare indietro.

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    Il meglio di sé la S.C. lo dà al piano superiore, dove le straordinarie vetrate sembrano finemente incastonate nella struttura muraria:

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    Lo spettacolo è veramente eccezionale, sembra di fare un bagno nella luce.
    Le vetrate furono “salvate” dalla furia rivoluzionaria perché vennero coperte da alti archivi, una fortuna, visto che il resto fu vandalizzato. Il rosone fu aggiunto solo nel XV secolo e rappresenta l’Apocalisse. Le foto seguenti sono frutto dell'occhio della mia compagna di viaggio:

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    Usciamo alle 11:45 e la fila, rispetto a quando ci siamo inseriti noi, è più che raddoppiata, tornando su se stessa. Dovesse capitare anche a voi, attenzione, perché la S. C. chiude dalle 13 alle 14… Il consiglio è quello di presentarsi ad un orario che sia una via di mezzo fra la necessità di fare poca fila (apertura alle 09:30) e quella di avere una adeguata illuminazione visto che, soprattutto in inverno, l’alba se la prende abbastanza comoda a queste latitudini… ;)

    Si è fatto quasi mezzogiorno così decidiamo di andare al Musée d’Orsay. Nel tragitto verso la stazione S. Michel – Notre Dame catturiamo questa immagine della Cattedrale di Notre Dame, sempre magnifica. Ringraziamo il gargoyle e ci infiliamo nella stazione:

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    Prendiamo la RER C per un’unica fermata, questa tipologia di trasporto è molto rapida, avendo meno fermate rispetto alla metro, ma presenta “passaggi” più rarefatti. Sbuchiamo dall’uscita dedicata al Museo e subito ci accorgiamo che qualcosa non va… l’entrata C, quella dedicata ai possessori dei biglietti (9 euro) o del P.M.P., presenta una fila ciclopica… strano, così non demordiamo e decidiamo di ritornare la sera.

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    Oggi, come ieri per il Louvre, è il giorno di chiusura posticipata (21:45, sgombero delle sale a partire dalle 21:15) e così fiduciosi di non fare file e di trovare poca gente, salutiamo il museo e cambiamo programma. Sono le 12:15 e mancano circa tre ore all’ingresso alla Torre Eiffel, così, dopo aver fatto un giro sulla passerella Solferino (dove una zingara cerca di truffarci con un anello ritrovato proprio sotto i nostri piedi… tutto il mondo è paese) ci dirigiamo verso l’Hotel des Invalides che ospita il Museo de l’Armée e le spoglie di Napoleone.

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    L’idea è quella di farcela a piedi tagliando per dietro il Palazzo Borbone, ovvero l’Assemblea Nazionale. Imbocchiamo rue de Bellechasse e la percorriamo fino a Boulevard S. Germain, da qui risaliamo fino ad incrociare Rue de l’Université che ci porta dietro il Palazzo Borbone:

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    Gironzoliamo e ci perdiamo (^^’ il mio proverbiale senso dell’orientamento ha fatto cilecca ;)) Imbocchiamo rue de Bourgogne e alla prima, invece che girare a destra (cosa che ci avrebbe portati diritti a destinazione), giriamo a sinistra e ci troviamo di fronte alla chiesa di S. Clotilde:

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    E qui, tra una richiesta e l’altra di informazioni a dei gentilissimi parigini, facciamo la conoscenza della “pelouse”… hehehe:

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    Ritrovata la retta via… ;) sbuchiamo proprio di fronte all’Hotel des Invalides.

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    Il panorama è spettacolare, da un lato c’è il Museo de l’Armée, dall’altro ci sono il ponte Alessandro III e il Grand Palais e lateralmente la Torre Eiffel che ci aspetta guardando con ansia l’orologio ;)

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    Difatti sono le 13:15 e la visita al museo sarà necessariamente molto rapida. Davanti all’ingresso c’è una batteria di cannoni che rappresentano uno sfondo ideale per le foto, ma attenzione, non saliteci sopra… ;) Questi cannoni sono puntati verso l’Eliseo per ricordare al suo inquilino che la Francia è del suo popolo sovrano….

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    Superato l’ingresso, ci si immette nella Corte d’Onore che è sovrastata dalla statua dell’imperatore dei francesi:

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    Visitiamo poi la chiesa di S. Louis … che in fondo alla navata presenta una vetrata che dà direttamente sulla cappella degli Invalidi che accoglie le spoglie di Napoleone.

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    Diamo una rapidissima occhiata al Museo de l’Armée (9 euro compresa la visita alla cappella degli Invalidi, gratis col P.M.P) ma è sufficiente per capire che meriterebbe più spazio, è un peccato dover correre, ma la Torre, questa volta, ha la precedenza:

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    Dopo essere usciti dal Museo percorriamo anche la corte del museo e ne usciamo al cospetto della cupola della cappella degli Invalidi che ospita le spoglie di Napoleone:

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    Con il P.M.P. è compresa anche questa entrata e siamo subito di fronte a l’Empereur che vi fu inumato il 15 Dicembre 1840:

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    Si dice che il sarcofago monumentale sia posto al di sotto del piano di calpestio per “costringere” i visitatori ad inchinarsi per un’ultima volta al suo cospetto.

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    La frase qui sopra dice:

    “Je desire que mes cendres reposent sur les bords de la Seine au milieu de ce peuple francais que j’ai tante aimé”

    Sono le 14:15 e decidiamo di mangiare, nel parco antistante la cappella degli Invalidi, una baguette ai cinque cereali con crudo di Parma… veramente squisita ;)

    Continuo domani :)

    Il racconto della 3° giornata prosegue qui.

    Edited by Owen80 - 11/1/2012, 10:59
     
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  9. superV80
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    Sainte Chapelle è da pauraaaaa
    urca cosa mi sono persa..........l'ho fatta vedere a mi madre e lei candida "si la conosco ci sono stata" :blink: come come?
    e non me ce porti a meeeeee :angry: :angry: :angry: :angry:

    ad aprile è già segnata come prima tappa :B):

    Museo de l’Armée tu lo consigli? non ho mai sentito la voglia di visitarlo, ho sempre creduto che fosse misero e che non valesse la pena......tu che dici?


    a grande sorpresa scopro che ho visitato la tomba di Napoleone, credo in gita da piccola, ma ero convinta di non esserci stata, i ricordi sono pochi ma da una foto ho riconosciuto un luogo familiare mah :o:

    si però te interrompi sul più bello.....io già pensavo di vedere la torre :torre:
     
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    E beh, la Sainte Chapelle è bellissima... è un mio cavallo di battaglia ;) Ad Alessandro gli avrò fatto due scatole così nel consigliargliela... merita tantissimo... è così piccola ma dà così tanto che è stupefacente... poi se la visiti in una giornata molto assolata è come fare veramente un bagno di luce... Spero di averti fatto venire abbastanza l'acquolina ;)

    Il musée de l'Armée? Beh a dir la verità ci siamo stati solo 5' dentro... sai, avevo paura di far tardi per la Torre Eiffel... ma domani leggerai ;) Per quello che ho visto merita... ed ho visto veramente poco... Tutti i miei amici me l'hanno consigliata come quel museo che non ti aspetti essere così bello... ma forse per una ragazza non ha lo stesso impatto. Alla mia compagna di viaggio è piaciuto, sempre quel poco che abbiamo visto...

    Deve essere carino ricordare improvvisamente di essere stati in un posto da una foto... richiama tutte le emozioni che si è provati e che erano nascoste in fondo alla memoria.

    La scusa ufficiale delle interruzioni è che, per caricare le foto, impiego molto tempo... quella ufficiosa è che lo faccio per far salire l'attesa ;)

    Ciao Vale :)
     
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    3° giorno: 29/12/2011 2° parte


    Il racconto della 3° giornata inizia qui.
    Intanto, con lucida cattiveria (;)) inizio a montare la storia che faremo almeno un paio di ore di fila per salire sulla Torre… perché la mia compagna di viaggio non sa che io ho abilmente prenotato i biglietti… e ci sono riuscito per poco perché, un’ora dopo la prenotazione, non era già più possibile. Il consiglio è quello per cui appena siete un po’ sicuri delle condizioni meteo, prenotate al volo, il vantaggio è veramente notevole.

    Da place Vauban, percorrendo l’Av. De Tourville, raggiungiamo la fermata Ecole Militaire dove prendiamo la linea 8. Scesi alla stazione La Motte – Piquet Grenelle, prendiamo la linea 6 fino al Trocadéro. Questa linea sopraelevata permette di lanciare uno sguardo privilegiato sulla città e alla Torre.

    Il Trocadéro è un’area monumentale che ospita diversi teatri e musei e la sua “esplanade” rappresenta il punto d’osservazione migliore per ammirare la Torre Eiffel. La vista della Torre è disponibile dopo poche decine di metri dall’uscita dalla metro, perciò tenete pronte le videocamere ;)

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    Devo ammettere che la sua visione mi ha emozionato non poco. Con i suoi 324 metri di altezza, i quasi 123 anni dal giorno dell’inaugurazione (31 Marzo 1889, giorno del mio compleanno… siamo coetanei? ;)) e i 1.665 scalini per raggiungere il terzo livello, si è rivelata una vera sorpresa pur avendola ammirata e studiata parecchio. Sono le 15 in punto, così, sempre con l’idea di metterci in fila il prima possibile, costeggiamo i giardini che ospitano un mercatino natalizio e poi superiamo il Pont d’Iéna e siamo sotto la Torre.

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    A questo punto, vista l’enorme fila a cui avremmo dovuto accodarci e vista la faccia della mia compagna di viaggio, con uno pseudo rullo di tamburi, tiro fuori i biglietti e glieli mostro e… sorpresa!!! Sono molto contento perché, in fondo, l’avevo fatto soprattutto per lei… :D
    Centrata la sorpresa, ci godiamo il sotto-Torre in attesa che aprano i cordoni per chi ha prenotato per le 15:30…

    Attenti all’orario, ho visto respinti dei ragazzi con la prenotazione per le 15 che si erano presentati con 10’ di ritardo… ingiustamente, visto che comunque avevano già pagato… fossi toccato a me, avrei provato ad ogni pilastro finché non avessi trovato un controllare più comprensivo.

    Alle 15:30 siamo già nell’ascensore per la salita, i 149 metri della salita fino al 2° piano filano via in pochi secondi e ci sembrano veramente basse le Torri di Notre Dame… Vi mostro le foto panoramiche fatte dai quattro lati, a voi la loro identificazione ;) :

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    Dopo un’oretta passata a far foto e a cercare di riconoscere i monumenti che sembrano così piccoli da qui sopra, ci prendiamo un’ottima cioccolata calda con panna al bar del secondo piano, il vento è molto forte e freddo e mi fregherà… pur essendo completamente coperto. Si avvicinano le 17, ora del tramonto, e lo osserveremo dal lato che dà sull’Allée des Cygnes che in punta, in prossimità del Pont de Grenelle, vede elevarsi la Statua della Libertà:

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    La notte comincia a prendere il sopravvento e il panorama cambia completamente, diventando molto romantico:

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    Con l’accensione delle prime luci decidiamo di salire all’ultimo piano della Torre, a ben 309 metri di altezza. La fila, pur avendo il biglietto, è sostanziosa ma veloce e passa via fluida fra una foto e una chiacchiera. Il terzo piano è composto di due livelli, il primo, al coperto per fortuna, fornisce indicazioni sulla distanza della Torre dalle più importanti città del mondo, ecco la nostra amata Roma, a 1.109 km:

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    Il secondo livello è all’aperto e qui il vento spira a 134 km/h dal lato che dà sulla Statua della Libertà, mentre la foto seguente dà sul lato opposto. Le vibrazioni della Torre sono avvertibili, ma con l’esclusione del freddo, si sta bene, in fondo è il 29 Dicembre, cosa vogliamo di più… ;)

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    Intorno alle 18:30 decidiamo che è ora di scendere al 2° piano e, con l’idea di fare una capatina al Museo d’Orsay, fissiamo nelle 20 l’ora in cui ahinoi dovremo abbandonare la Torre. Con un’altra ora e mezza di tempo a disposizione, scatta l’idea di una nuova sorpresa perché al primo piano (57,63 metri) è stata installata una pista di pattinaggio che scopriremo essere gratuita… :D La fila agli ascensori è molto lunga così, senza pensarci troppo su, ci fiondiamo alle scale e la discesa si rivela molto bella perché ci dà l’opportunità di “studiare” il modo in cui la Torre è stata realizzata… Entrambi siamo ingegneri civili, ma la mia amica è più esperta di me nell’uso dell’acciaio, ed anche se la Torre è realizzata con elementi in ferro forgiato, mi tiene una lezione “volante” molto interessante:

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    Arrivati al primo piano, ci cambiamo le scarpe al volo e col mio bel 45 di piede ci lanciamo sulla pista, più o meno goffamente io ^^’ in maniera più leggiadra la mia amica:

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    Alle 19:30 è ora di andare, salutiamo il 1° piano che, se non ho capito male, rimarrà chiuso un anno per ristrutturazione. Così può ricominciare la nostra discesa a rotta di collo per le scale. Scendendo notiamo che alla guida degli ascensori c’è un personaggio simpatico:

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    Alle 19:45 siamo sotto la Torre e come non fare questa classica foto al cuore della Torre:

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    Scappiamo oltre il pont d’Iéna per vedere scintillare la Torre ed è uno spettacolo eccezionale, unico e meraviglioso, anche se proprio allo scoccare delle 20 comincia a piovere:

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    E’ ora di andare al Museo d’Orsay e ci dirigiamo, costeggiando la Senna lungo la voie George Pompidou. Il cuore l’abbiamo lasciato sulla Torre e ci giriamo spesso indietro per goderne fino all’ultimo momento:

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    Fortuna vuole che proprio in corrispondenza di una fermata del bus passi il numero 72 che ci porta proprio di fronte il Museo dal lato della riva destra. Superiamo la stessa passerella dove a mezzogiorno la zingara voleva gabbarci ed in un attimo siamo davanti all’entrata C. Sono le 20:30, non c’è fila ed abbiamo “solo” un’oretta scarsa per visitare il museo.

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    Ai controlli c’è un immigrato italiano, scambiamo due chiacchiere e subito siamo dentro. Il museo è compreso nel P.M.P. mentre il biglietto costa 9 euro. Vista l’esiguità del tempo a disposizione, “restringiamo” i nostri interessi a Van Gogh, Gauguin ed ai grandi dell’Impressionismo (5° piano).

    Le fotografie sono proibite del tutto, cosa che trovo ingiusta, perché se il flash rovina le opere e sono d’accordo, quale danno può causare una foto senza flash? La questione è chiaramente economica, ma noi comunque abbiamo fatto compere al negozio dei souvenir….

    Quindi, anche se non è corretto, vesto i panni del trasgressore e mi ingegno nella foto pirata… il risultato non è sempre il massimo, ma spero che sarete comprensivi. In sequenza:

    “Autoritratto” e “La stanza di Van Gogh ad Arles” di Van Gogh

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    “…l’oro dei loro corpi” di Gauguin:

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    “Ballo in città”, “Ballo in campagna” e “Le Bal au moulin de la Galette” (che vedremo il primo dell’anno) di Renoir:

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    “I piallatori di parquet” di Gustave Caillebotte:

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    “La colazione sull’erba” di Edouard Manet:

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    Per ultimo un quadro di Emile Friant, La Toussaint, che sembra una fotografia:

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    E per ultima, un'immagine della Gare dall'uscita:

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    Sono le 21:30, giusto in tempo per fare un paio di acquisti ed uscire.

    Oggi è stata una bellissima giornata, tutto è girato per il verso giusto ed ha cominciato a piovere solo quando oramai eravamo diretti al Museo d’Orsay. Domani ci aspetta una levataccia per andare a visitare la cattedrale di Chartres, perciò stasera cena in camera e subito dopo filati sotto le coperte.

    A domani :D

    Edited by Owen80 - 22/10/2012, 09:48
     
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    ...parigino per sempre

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    4° giorno: 30/12/2011


    Oggi è il giorno della Cattedrale di Chartres… sembrerà strano, ma è il motivo per il quale abbiamo scelto di venire a Parigi. Siamo entrambi stra-eccitati per la “piccola” escursione (95 km) fuori Parigi e la sveglia alle 06:30 non ci spaventa affatto… Come no… ;)

    A me, dopo la visita alla Torre Eiffel, è venuta la febbre… la valuto intorno ai 38°, ma non voglio sapere quant’è realmente e con sprezzo del pericolo affronterò le prossime giornate come se fossi in perfetta salute… a questo punto il mal di schiena assume i contorni di un leggero fastidio ^^’ La mia compagna di viaggio, invece, affetta dalla sindrome “ma perché mai in vacanza mi devo svegliare così presto…”, fa un po’ fatica ad alzarsi :) ma per le zero sette uno zero ;) siamo fuori.. destinazione: l’infinito ed oltre… ovvero la Gare Montparnasse ;)

    Il treno partirà alle 08:09 quindi abbiamo circa un’oretta per raggiungere la stazione e vedere dal basso la Torre Montparnasse. Con i suoi 59 piani per 210 metri di altezza, svetta imponente nel cielo ancora buio di una Parigi ancora sotto le coperte… (beata lei penserà la mia cdv ;))

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    Alle 07:40 siamo di fronte la Gare, le foto, ahimè sono venute sfocate quindi… lavorate di fantasia, immaginatevi binari, treni, gente che va e che viene… il solito insomma ;)

    Tornando seri, ho descritto, in questa discussione, il modo con cui raggiungere Chartres tramite un piccolo trucchetto che permette di ridurre di quasi il 50% il costo dei biglietti (pagando 15,40 invece che 29,20 euro). Lo stratagemma si basa sul “trucco di Botik” ;) ed è perfettamente legale…

    Detto questo, il treno parte regolarmente alle 08:09 dal binario 23 e noi finalmente ci godiamo un meritato riposo al calduccio mentre fuori pian pianino un accenno di alba comincia a fare la sua comparsa. Dopo circa 30’ siamo alla stazione di Rambouillet, se avete letto del trucco, sapete già tutto… se non l’avete fatto, leggetelo ora altrimenti non ci capirete nulla ;)

    Il prossimo treno è alle 09:40, quindi, dopo aver fatto i biglietti A/R per Chartres, gironzoliamo un po’… e a colpo sicuro ^^’ ci dirigiamo verso il supermercato Monoprix a fare la spesa per la nostra escursione. Di nuovo baguette ed affettati ed un chiletto di “clementine” spagnole… oggi non ci facciamo mancare nulla ;)
    Sono le 09:25 e pian pianino ritorniamo sui nostri passi fino alla stazione:

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    Il treno passerà dopo un quarto d’ora così obliteriamo i biglietti e sul binario cominciamo a dar l’assalto alle clementine. Il treno arriva in orario e in 25’ arriviamo a Chartres.

    La Cattedrale si vede già dal treno e si innalza al di sopra di tutte le altre costruzioni circostanti con eleganza. Usciti dalla stazione facciamo colazione… in effetti stiamo sempre a mangiare ;)
    Questo è stato scritto ad uso e consumo dei nostri genitori preoccupati… ma non diteglielo ;)

    La giornata è nuvolosa, non è l’ideale per visitare la Cattedrale ma almeno non piove, e a dar retta alle previsioni, è il giorno migliore durante il nostro soggiorno francese… poveri “chartrains” :) Nome un po’ ambiguo ^^’ che identifica gli abitanti di Chartres…

    Man mano che saliamo per la collina che la ospita, la Cattedrale diventa sempre più bella e grandiosa… dopo averla tanto studiata, averla così a portata di mano non sembra vero:

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    La Cattedrale fu distrutta nel 1194 da un incendio e venne ricostruita subito dopo grazie ad un poderoso sforzo della collettività, un impegno sia tecnico che economico che ha avuto del sorprendente, alcuni direbbero misterioso… ma lascio a voi la ricerca del lato “esoterico” della Cattedrale. Come il fatto che questa Cattedrale sia l’unica di quel periodo a non orientarsi sull’asse Est-Ovest, ma se ne distacca per un angolo di circa 47° e certamente non fu né un errore e né una casualità… ;)

    Ed eccola finalmente, in tutto il suo splendore:

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    Alcuni numeri della Cattedrale: lunghezza 130 metri, larghezza 32/46 metri ai transetti, altezza delle volte: 37 metri; numero di vetrate: 176 per 2.600 metri quadrati di pura luce (quando il tempo lo permette ;))

    Come potete vedere la facciata occidentale non è omogenea perché le due Torri sono state realizzate in periodi differenti ed oltrepassano entrambe i 100 metri di altezza. Sicuramente il cattivo tempo ha evidenziato le differenze di colore dei blocchi, ma vi assicuro che da lì sotto lo spettacolo è stato entusiasmante. Ed è proprio da qui sotto che partiva lo “chemin de Saint Jacques de Compostelle” per un viaggio di 1.625 chilometri di devozione, sacrificio ed obbedienza:

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    In questa Cattedrale venne consacrato Enrico IV, il re protestante passato alla storia per la celebre frase: “Parigi vale bene una messa”. Mentre i tre portali della facciata occidentale, e questa è un’altra stranezza, conducono tutti nella navata principale mentre le navate laterali si concludono contro le mura delle Torri.

    I tre portali d’ingresso sono finemente decorati con sculture a tema biblico:

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    Molto importante è anche il rosone della facciata che è stato realizzato da 72 pietre tagliate:

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    E finalmente si entra! Come già detto, la giornata è molto nuvolosa perciò l’interno si mostra molto buio e le vetrate non danno il meglio di loro… ma così è la vita e sarà per la prossima volta. La navata principale, lunga 74 metri e larga 16,40, termina in un’area in piena ristrutturazione e perciò deambulatorio, coro ed abside non sono praticabili, un vero peccato… ma alla luce di tutto “Chartres val bene un’altra visita” ;):

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    In primo piano, lungo il corridoio della navata principale, si intravede il famoso “Labirinto” di Chartres… un cammino iniziatico di 261 metri che porta il fedele, prima al suo centro, e poi lo riconduce al suo esterno, trasformato dalle preghiere svolte al suo interno.

    Sono le 12:45 e l’umidità all’interno della Cattedrale rende il freddo molto pungente così, a malincuore, siamo a costretti ad andare via… Forse non è quello che ci aspettavamo, ma abbastanza soddisfatti comunque, usciamo dalla Cattedrale e la “circumnavighiamo” per godere della straordinaria complessità della “foresta” di archi rampanti:

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    Dal lato opposto rispetto alla facciata occidentale, si apre una veduta panoramica della città:

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    Con questo bellissimo giardino che richiama il tema del Labirinto:

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    Il treno per il ritorno nella “calda” Parigi è alle 13:35, così ci avviamo alla stazione dove appena saliti pranzeremo con la nostra amata baguette. Dopo 40’ arriviamo a Rambouillet, e invece di aspettare il treno successivo, prendo fiato:

    …scendiamo al volo, usciamo dai tornelli, rientriamo convalidando il Pass Navigo Découverte e risaliamo sullo stesso treno… tutto questo sotto gli sguardi un po’ stupiti degli astanti…

    Rinfrancati dall’aver risparmiato un’ora di attesa, ci mettiamo comodi e alle 14:50 arriviamo alla Gare Montparnasse.

    La febbre non accenna a diminuire e allora, con l’idea di preservarci un po’ per la serata (ci sarà una sorpresa per la mia compagna di viaggio ;)) e per Disneyland del giorno dopo, torniamo in ostello a riposare…

    Due ore filate di sonno e si fanno le 18, la febbre è un po’ diminuita e mi sento un po’ più pimpante, così iniziano i preparativi per la sorpresa che consiste nell’assistere ad un musical, Frankenstein Junior, al teatro Déjazet in Bd du Temple 41, vicino a Place de la Republique…

    La mia compagna di viaggio è appassionata di musical e cosa c’è di meglio che assisterne ad uno a Parigi senza conoscere una sola parola di francese? In realtà, poco prima di partire per Parigi avevo visto il film di Mel Brooks, carino, ma non ero riuscito a farlo vedere alla mia amica… così lei è all’oscuro di tutto, anche della trama ;)

    Io personalmente non ho fatto foto del teatro... la mia amica sì, appena me le passerà, le caricherò :)

    Ho acquistato i biglietti (2° categoria) sul sito ticketac.com al prezzo di 10 euro + 2,80 di commissione, con un favoloso sconto del 69%... A posteriori direi immeritato perché lo spettacolo è stato molto gradevole e non avrebbe avuto bisogno di questa “promozione”, ma meglio così ;) Stampata la prenotazione, è stato sufficiente presentarla alla biglietteria per ricevere in cambio dei biglietti “veri”… Comunque sto anticipando i tempi.

    Alla mia amica propongo lo specchietto delle allodole di visitare le Gallerie Lafayettes… ma lei mica è fessa ed inizia subito a sospettare qualcosa… ma non potrà mai arrivarci ;) Allora, invento la storia che dobbiamo passare per Place de la Republique a prendere dei particolari sconti da utilizzare alle Gallerie…. Scuse poco plausibili, ma lì per lì ed ancora piuttosto accaldato, non ero proprio lucidissimo.

    Scendiamo dalla metro a Place de la Republique, la stazione è un vero labirinto e non aiutano le scarse indicazioni per la “sortie” che interessa a noi… In qualche modo riusciamo ad uscire e ci troviamo in Rue du Faubourg du Temple… al comune di Parigi hanno assegnato a tre vie che convergono nella stessa piazza dei nomi molto simili:
    1) Rue du Faubourg du Temple
    2) Rue du Temple
    3) Bd du Temple
    Immagino i fraintendimenti… ma come, ti ho aspettato un’ora a Rue du Temple!
    Rue du Temple? Ma io invece ero a Bd du Temple…

    Ad ogni modo, quella che serve a noi è la terza, ma noi siamo spuntati nella prima che è proprio dall’altro lato.

    Niente paura, chiediamo ad una edicolante che, pur non parlando inglese, esce fuori dalla sua gabbiola e sotto la pioggia ci dà le indicazioni corrette… questo giusto per dire quanto sono gentili i parigini. La mia amica ci vede sempre meno chiaro e oramai si aspetta di tutto…

    Circumnavigata la piazza, individuo l’entrata del teatro, piccolina ed in mezzo a due pub con i tavoli fuori al locale. Affissa hanno la locandina del musical… così la mia amica fa due + due e capisce il perché volessi farle vedere con tanta foga il film di Mel Brooks… Ad ogni modo, avevo sviato ogni traccia affermando, qualche giorno prima, che mi sarebbe piaciuto assistere ad un musical, ma che tutti costavano troppo… hehehe ;) La mia amica, conoscendo la mia antipatia per tutto quello che balla (sono anche un ex-salsero) e canta, non ha fatto fatica a crederci ;)

    Devo ammettere che dopo la semi-delusione di Chartres, ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno , poteva nevicare o crollare la Cattedrale ;)… lo spettacolo ha risollevato le sorti di questa giornata :D

    Sono le 19:30, manca un’ora all’inizio dello spettacolo, così prendiamo i biglietti alla biglietteria e visto che piove, andiamo a mangiare qualcosa nei locali vicino al calduccio… io sono sempre un po’ accaldato e l’essermi vestito “bene” non aiuta lo smaltimento del calore in eccesso ;)

    L’oretta scarsa di attesa passa piacevolmente fra una chiacchiera e l’altra, così, intorno alle 20:20, ci andiamo a mettere in fila per entrare… i nostri posti sono in galleria… direi posti discreti, pensavo peggio. Il teatro è piccolino, ma molto bello. Qui il loro sito web www.dejazet.com/

    Al momento in cui la maschera ci accompagna ai posti… inizia a chiederci delle cose in francese… al che noi le chiediamo gentilmente se parla l’inglese… risponde di no e dopo qualche secondo se ne va con una faccia interdetta e con l’aria di quella che si sta chiedendo: “ma questi qua, se non capiscono il francese, cosa ci sono venuti a fare?” E noi scoppiamo a ridere per la situazione buffa… è la stata la prima ed unica volta che non ci siamo intesi, poco male ;)

    Per le 21 il teatro si è riempito e può iniziare lo spettacolo… io, avendo visto quattro giorni prima il film racconto alla mia amica la trama per sommi capi. Il primo atto è molto divertente e gli attori sono tutti bravi e molto intonati, soprattutto quello che impersonifica il dott. Frankenstein… un vero fenomeno… La scenografia è molto bella ed anche l’adattamento è azzeccato…

    FRAU BLUCHER!!!

    Non vi dice niente? Vedete il film ;)

    Vi parlo del primo atto perché il secondo praticamente non l’ho visto… la stanchezza della giornata, quella dei giorni precedenti ed in più la febbre… sono un trio niente male e mi mettono k.o. In due parole, mi addormento per tutto il 2° ed ultimo atto… ma non russo ;)

    Mi sveglio per il finale e girandomi verso la mia amica… le vedo brillare gli occhi, non è febbre, ma è la meraviglia per uno spettacolo bellissimo… Finito lo spettacolo, standing ovation di dieci minuti e ritorniamo in ostello canticchiando il motivetto… ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta … Cosa? Non vi dice niente? E vedete il film… uffà ;)

    A dir la verità devo dire che questo spettacolo è stata la cosa più bella che abbiamo fatto nel nostro soggiorno parigino, ci è rimasta dentro… anche a chi sonnecchiava ;) Quindi vi consiglio di tenere sott’occhio quel sito e, se scorgete un’opera o un musical famoso, di cui potete recuperare la versione cinematografica in italiano, prenotate al volo i biglietti… risulterà essere un’esperienza entusiasmante… anche se non parlate il francese come noi del resto.

    Finisce qui la giornata… sono le 23:30 e domani ci aspetta l’ultimo dell’anno ai parchi di Disneyland Paris e vi preannuncio che…
    Oh, ma quante cose volete sapere… aspettate e leggete ;)
    Ciao :)
     
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  13. superV80
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    nooooo non è giustooooo
    hai messo tutto e ti fermi proprio sul più bellooooo :angry: cattivo....... :lol:

    ok ora le domande

    1° come hai fatto ad andare alla tour in tempo scappando per di più dal museo senza che la tua compagna si rendesse conto della sorpresa? fenomeno

    2° perchè Chartres ti/vi ha deluso? io sto cercando di organizzare un tour per portare la mia mamma a visitare cattedrali sparse e lei sbava per poter vedere chartres se mi dici che non ne vale la pena gli prende un colpo :lol:

    3° vedere un musical a Parigi???? ti giuro che mi hai stupito, non avevo mai sentito una cosa simile

    e ora le considerazioni

    ma quanto cavolo siete stati sulla tour? :blink: sarà che io al 3° piano muoio e resto appiccicata il più possibile al centro :lol: :lol: neanche arrivo che voglio scendereeeeee......però che vista che si ha da lì e poi la sera è di un romantico :wub:
    e poi la pista di pattinaggio.....l'ho detto al mio compagno, c'è rimasto male ma poi ha detto "con quella pioggia non ci sarei andato....e poi magari scivoli e finisci giù :haha: "

    la cattedrale sembra bella anche se dalle foto sembra deserta e deserto anche il luogo :unsure:

    Frankenstein Junior un classico, chi non lo conosce? FRAU BLUCHER??? YYYYHHHH :haha: e rilancio con "ma è un malocchio......E questo nooo???" :haha: :haha: ........credo di saperlo a memoria e non sapevo nulla del musical altrimenti lo avrei voluto vedere.......però il motivetto mica l'ho capito

    ok ora CARICAAAAAAA IL RESOCONTOOOOOOO :D
     
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    ...parigino per sempre

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    Rilancio con "Lupo ululà... castello ululì" :D:D:D:D:D

    Ciao Valentina, a dir la verità sono soddisfattissimo di tutto quello che ho escogitato/organizzato... tutto è riuscito per il meglio :D Per quanto riguarda il racconto di Disneyland... è in fase di scrittura ;) e sarà moooolto lungo ;) e con mooolte foto ;)

    Veniamo alle Cattedrali... io sono un appassionato di architettura gotica e per me le Cattedrali sono veramente il massimo... abbiamo deciso di visitare Parigi, e non Londra, perché era "vicina" a Chartres pensa tu... La soddisfazione è a metà però... per due motivi:

    1) parte della Cattedrale era chiusa alla visita, dai transetti (esclusi) in poi non era possibile proseguire e se vedi, nella foto alla navata principale, c'è un grosso pannello bianco che è dietro l'altare. Da quel punto non è possibile proseguire... Non avevo letto da nessuna parte di questi lavori... sapendolo, probabilmente, saremmo andati comunque, in fondo Chartres è Chartres... unica ed inimitabile...
    2) il freddo glaciale. L'umidità all'interno della Cattedrale secondo me rasentava il 100% e perciò la temperatura avvertita era sicuramente inferiore a quello zero che probabilmente c'era all'esterno. Questo mi ha fatto capire che questo genere di visita va fatta in primavera/estate/autunno quando c'è maggiore probabilità di beccare una giornata di sole... anche per fare il "bagno di luce" che secondo me è veramente spettacolare.

    Valentina, saranno circa dieci anni che "studio" le Cattedrali e Chartres, come ti ho detto, è il top... sono contento di averla visitata, ma è come per te andare a Disneyland e non poter né gironzolare in giro e né fare le attrazioni... diciamo, aspetti parecchio una cosa e poi non va come ti aspetti/sogni... ci si rimane un po' male, no? Ma non starmi troppo a sentire, organizza il tour, ne vale sicuramente la pena e farai sicuramente contenta tua madre... ma a questo punto manderei una e-mail a tutte le Cattedrali per chiedere se hanno dei lavori in corso... hehehe ;)

    Alla visita a Chartres do un 6 pieno... e come ho scritto nel racconto, "Chartres val bene un'altra visita..." ;) Caso mai d'estate col sole che illumina le vetrate, sai che spettacolo? Non vedo l'ora :D

    Proseguiamo:

    Inganno della Torre? La mia amica fino a quella mattina non sapeva nemmeno che si potesse prenotare la visita alla Torre... dico quella mattina perché chiacchierando con quei ragazzi del Centro Italia, una ragazza dice: "abbiamo cercato di prenotare... ma era già tutto occupato" ed io, falsissimo: "che peccatooooo, anch'io ho provato a prenotare... ma niente" e sotto sotto gongolavo come un pazzo ;) Speriamo che non leggano questo post :)
    Poi la facevo correre con lo spauracchio delle 2 ore di fila da fare... hehehe, mi sono sentito un gran cattivone, ma era a fin di bene :D
    Sulla Torre siamo stati dalle 15:30 fino alle 19:45 ed è stato fantastico... io ho preso tanto di quel freddo che mi è venuta la febbre... ma tant'è, ne è valsa la pena :) La vista dal 3° piano ti fa sentire piccolo piccolo e molto molto infreddolito ;) La visita di sera è molto molto romantica, se non avessimo voluto visitare anche il Museo d'Orasy saremmo rimasti fino a tardi...
    Il giretto sulla pista di pattinaggio è stato anch'esso molto bello... l'avrò detto mille volte forse, tutto quella giornata è stato perfetto :)

    Il musical? Ti dirò, questa è stata la cosa più soddisfacente di tutto il viaggio perché è stata veramente una sorpresa... la mia amica, fra le tante cose che è e che fa, è anche diplomata al conservatorio in chitarra classica e quindi adora tutto quello che ha a che fare con la musica... Il musical era veramente qualcosa che le avrebbe reso la vacanza indimenticabile... e così è stato, anche se ora è ancora alle prese con i postumi influenzali da Parigi. Quindi Valentina, tieni d'occhio quel sito... ho appena visto che c'è uno spettacolo, non ho capito se è un musical, su Aladin!!! ;)

    Frau Blucher... yiyiyiyihhh... HAHAHAHA era simpatico anche vedere i cavalli (interpretati da attori) che si abbracciavano per la paura... una vera figata sia il film che il musical... mi è scoppiata la passione per i musical

    Ok, finito qui, fra poco torno a casa... il resoconto continua domani con... DISNEYLAND!!! Spero che sia di tuo gradimento... per ora ho scritto di quella giornata fino alle ore 13... mancano altre 12 ore... le migliori ;)

    PS il motivetto è quello di quando il dottore e il mostro mettono su lo spettacolo di tip-tap... quando il dottore "presenta" il mostro... ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta... non ti pare faccia proprio così... hehehe ;)
    Ciao :)
     
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  15. superV80
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    potrebbe esser peggio......potrebbe piovere :haha:

    scusa ma mi scappava :lol: :lol: :lol: :lol: con Frankenstein Junior non resisto :lol:

    ora capisco meglio......credevo che dopo averla studiata tanto (chartres) ti fossi trovato davanti un mostro :B): ovvero una cosa diversissima da come la vedevi nei testi :B): ........ ma il paragone non regge mica ;) io il parco lo vivo anche con tutte le attrazioni chiuse :disney.gif:

    p.s. adoro fare sorprese e quando escono bene credo di essere più contenta io di colui che le riceve......ok chiamo la neuro credo di avere seri casini con il mio unico neurone

    bonne soirée
     
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27 replies since 7/1/2012, 13:39   5887 views
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