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Owen80.
E' la città più bella che abbia mai visitato… in ex-aequo con Roma che avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. La scelta di visitare Parigi è la naturale conseguenza del mio piccolo giro dell’Europa e quindi non è stata dettata da un amore particolare per la cultura francese… ma qualcosa è cambiato… ma andiamo per gradi. Per me è stata la prima volta mentre per la mia compagna di viaggio è stata la terza, quindi la sorpresa era tutta per me, anche se lei ci era stata solo da bambina.
Abbiamo soggiornato a Parigi per 7 giorni, dal 27/12/2011 al 03/01/2012 in questo ostello: l'Auberge Internationale des Jeunes: Recensione & Sito ufficialeDi cosa mi sono innamorato a Parigi?
La libreria Shakespeare & Co. E’ stato eccezionale entrare in questa piccola libreria di altri tempi e respirare l’atmosfera di un luogo che frequentavano i poeti della beat generation.
La Torre Eiffel. Vederla appena usciti dalla stazione del Trocadero mi ha emozionato, così grande, così complessa. Io sono ingegnere civile perciò anche il modo con il quale è stata realizzata mi ha toccato. E’ stato veramente “istruttivo” vedere quello che ho e che dovrò studiare. Il panorama da lì poi è eccezionale, meglio quello del secondo che quello del terzo. Il vento all’ultimo piano filava a 134 km orari e le oscillazioni si sentivano eccome. Vedere il tramonto è stato anch’esso emozionante, aspettare che il Sole si nascondesse dietro l’orizzonte per poi venir investiti dal vento che si è alzato dopo, è stato molto bello.
Musical Frankenstein Junior: molto bello, probabilmente la cosa che mi è piaciuta di più. La compagnia era molto brava e lo spettacolo è stato molto carino nonostante avessi la febbre a 38 gradi (poi vi racconto).
Disneyland Paris: la magia c’è, basta solo lasciarsi andare… “It’s a small world” probabilmente per me è l’attrazione più bella. Se a tutto questo ci sommiamo l’aver conosciuto il Boss e la sua cdv e i fuochi d’artificio, a mezzanotte, dietro il castello della bella addormentata, allora esce fuori una giornata indimenticabile . Unica pecca è il fatto che non mi aspettavo che i Parchi fossero così orientati al business, ingenuo io ovviamente. Attribuivo al mondo Disney un certo ruolo sociale, in fondo tutti cresciamo con le loro storie e mi è dispiaciuto vedere che tutto avesse un prezzo, certe volte folle… come quello delle foto, oppure a soglia, nel senso che le cose più insignificanti avevano un prezzo spropositato in modo da convincere a spendere di più per qualcosa di più grande ed utile.
Centro Pompidou: è stata sicuramente la sorpresa più grande di tutto il viaggio. Ero abbastanza prevenuto nei suoi confronti, l’arte moderna non mi era mai piaciuta e invece mi sono ricreduto. Nel prossimo viaggio gli dedicherò sicuramente più tempo.
La Defense, un quartiere simbolo. In Italia o comunque dalle mie parti non è facile trovare una così alta concentrazione di grattacieli e forme così disparate. Il risultato è forse un’area che alla chiusura degli uffici e dei centri commerciali si trasforma in un deserto ma merita sicuramente una visita per chi come me è affascinato sia dalla forma che dalla struttura/funzione delle costruzioni.
Montmartre, sicuramente il quartiere che mi è piaciuto di più, a misura d’uomo. L’atmosfera di tranquillità e serenità che vi ho respirato sono state uniche. E’ stata una bellissima esperienza sedere sulle scale della Basilica del Sacro Cuore ascoltando buona musica e contemporaneamente godere del panorama forse più bello di tutta la città. E’ l’unica zona che si è “meritata” una seconda visita.
Marche Dauphine: è un mercato di antichità di mobili, vestiti, dischi in vinile, quadri, orologi ecc. ecc. Devo ammettere che mi è proprio piaciuto e consiglio sicuramente una visita.
Per ultimo metto la simpatia e la disponibilità dei parigini, sarà stato un caso, ma con l’eccezione di alcuni maleducati, la stragrande maggioranza si è dimostrata più che pronta ad aiutarci e a venire incontro ai nostri bisogni.A e DA Parigi
Per andare e tornare da Parigi abbiamo scelto di volare con la compagnia EasyJet:
Napoli Capodichino – Parigi Orly: 10:05 – 12:25 Volo tranquillo. Costo 108,99 euro
Parigi Orly - Napoli Capodichino: 12:20 – 14:30 Volo con qualche turbolenza. Costo 69,99 euro.
Valutazione: io ho sempre viaggiato con la RyanAir e devo dire che sia in termini di comfort che di peso dei bagagli (20 contro 15 kg), la Easyjet si è dimostrata superiore, quindi la consiglio fortemente.
Se si considera che al costo del volo con la Ryanair si deve aggiungere quello per il biglietto per raggiungere la città dall’aeroporto e viceversa, allora la vittoria è quasi schiacciante visto che nel caso dell’Easyjet questo costo potrebbe essere coperto dalla forma di abbonamento che si farà per girare con i mezzi pubblici.In giro per Parigi:
Atterrando ad Orly di martedì mattina abbiamo deciso di acquistare il Pass Navigo Découverte e di caricarlo con un abbonamento settimanale la cui scadenza è fissata improrogabilmente alle 24 della domenica. Il lunedì seguente, invece, abbiamo comprato un biglietto Mobilis al costo di 6,40 euro mentre il giorno della partenza abbiamo acquistato un biglietto T+ per raggiungere la stazione di Denfert Rochereau e da lì abbiamo preso l’Orlybus (7 euro) per farci portare all’aeroporto.
Spesa totale a persona: 53,50 euro1° giorno: 27/12/2011
Il volo da Napoli si svolge tranquillo mostrandoci la bellezza del nostro stivale e delle Alpi che non avevo mai visto di giorno. Appena entrati nello spazio aereo francese ci troviamo sopra una coltre di nubi che ci accompagna fino all’aeroporto di Parigi Orly. L’atterraggio, difatti, avviene in maniera inaspettata e con una visibilità di appena 50 metri, ma poco male siamo a Parigi e questo è l’importante.
Dopo aver preso i bagagli, acquistiamo due Paris Museum Pass per due giorni per una spesa complessiva di 70 euro che utilizzeremo il 28 ed il 29. Ora tocca al Pass Navigo Découverte e qui vengono i dolori perché ben tre punti informazioni e l’addetto alla vendita dei biglietti per l’Orlyval affermano che la vendita del P.N.D. avviene solo in centro… E’ evidentemente una bugia, così, pur se infastidito, non demordo e mi rivolgo allo sportello di vendita dei biglietti dell’Orlybus (è proprio davanti lo stallo di sosta del bus, il 4 se non sbaglio) dove una simpaticissima e disponibilissima operatrice non solo mi vende i 2 P.N.D. ma me li impacchetta pure.
Il nostro soggiorno a Parigi può finalmente incominciare. Saliti sull’Orlybus, in 25 – 30 minuti arriviamo alla stazione di Denfert Rochereau dove la nebbia si è diradata ma rimane il cielo coperto. Primo approccio con i mezzi di trasporto parigini? Fantastico, peccato che come un pollo abbia preso la RER invece che la linea della metro che con un cambio mi avrebbe portato diritti all’ostello. Che disonore
Scesi alla stazione Chatelet prendiamo la linea 1 e qui inizia la saga della sfortuna perché si rompe il manico estraibile della valigia e sono costretto a portarla in una posizione scomodissima che mi fa fare una sudata… questo fatto lo sconterò in seguito con un fortissimo mal di schiena…
Comunque in qualche modo arriviamo all’ostello, fatto il check-in e preso possesso della “scatola di sardine” che è la nostra camera ci fiondiamo prima a fare la spesa al supermercato Monoprix di fronte la fermata Ledru Rollin e poi finalmente possiamo girare per la Ville Lumière.
Prendiamo la linea 1 a Bastille e scendiamo a Concorde per rimanere affascinati dalla piazza che ospita l’obelisco egiziano che si erge lì sontuoso nonostante i suoi 3.300 anni (ma non li dimostra ) e la ruota panoramica che purtroppo ha ai suoi piedi una fila troppo corposa per i nostri gusti…
Sarà per la prossima volta e così decidiamo di costeggiare il lungoSenna per ammirare il Palazzo Borbone che ospita l’Assemblea Nazionale, l’Hotel des Invalides e il bellissimo Ponte Alessandro III su cui si affacciano i Grand & Petit Palais. Il primo ospitava delle giostre che sarebbe stato molto carino visitare:
Passo dopo passo arriviamo agli Champs Elysées che quest’anno presentano una, per così dire, stravagante illuminazione:
Quest’ultima a me è piaciuta particolarmente invece.
Gli Champs durante le festività natalizie hanno accolto un bellissimo mercatino di Natale con decine di stand:
Terminato il mercatino, direzione Arco di Trionfo, ci immergiamo nel glamour estremo degli Champs. Veniamo attirati da un centro commerciale, l’Elysées 26, che presenta lungo il suo corridoio diverse opere d’arte di Bruno Catalano e vetrine i cui prezzi sono a dir poco proibitivi… gli stivali “tempestati” di brillanti della foto costano 6.000 euro!!!
Ci attira anche lo showroom Cytroen che espone la macchina di Sebastian Loeb pluri-campione del mondo di rally:
Fra un giro al Virgin Megastore ed un altro da Sephora (enorme!) assistiamo per una ventina di minuti ad uno spettacolo di ballerini hip hop molto bravi che catturano l’attenzione di un centinaio di persone.
Passo dopo passo (finalmente ) ci avviciniamo all’Arco di Trionfo, non prima però di venir rapiti dal “palazzo” di Cartier, dal negozio di Swaroski e dall’ingresso del Lido:
E finalmente eccolo lì, maestoso ed elegante, Monsieur l’Arc de Triomphe de l'Etoile:
Qui termina la prima giornata a Parigi…. Il mio mal di schiena ci impedisce di continuare la serata da qualche parte ed allora, con gli occhi “pieni di meraviglia”, ritorniamo al nostro ostello per riposarci… domani ci aspetta il Louvre.
Nei prossimi giorni continuerò il racconto... rimanete connessi
Prima parte del 2° giorno: Torri di Notre Dame - Pantheon
Seconda parte del 2° giorno - Louvre
Prima parte del 3° giorno: Sainte Chapelle - Tomba di Napoleone
Seconda parte del 3° giorno: Torre Eiffel - Museo d'Orsay
4° giorno: Chartres & Serata al Teatro Dejazet
5° giorno: Disneyland
6° giorno: Centro Pompidou - La Defense - Montmartre (1° giro) - Pigalle
7° giorno: Mercato delle Pulci - Montmartre (2° giro) - Parte del 9° Arrondissement - Bateaux Mouches - Partenza - Conclusioni
Edited by Owen80 - 11/2/2012, 16:30.